Vi chiederete cosa potranno avere mai in comune un mostro sacro
come #Camilo Cela, il giornalista #Dawin Pastorin e sua maestà #Nick
Hornby... ... la risposta è abbastanza semplice (quanto inaspettata):
hanno voluto raccontarci della vita, loro o di altri, parlandoci di
calcio. Sono da poco finiti i Mondiali 2014, che hanno visto la Germania
diventare Campione del mondo.
Nonostante io sia
appassionata di sport (e soprattutto di calcio) ovviamente non è di questo che
voglio parlarvi, almeno non oggi... è che mi sono resa conto di avere, tra i
miei 1000 e passa libri, questi quattro gioiellini sul calcio. Parlano di
calcio, ma da un punto di vista molto diverso da quello che si può trovare nei
libri scritti dai calciatori. Non sono racconti di chi il calcio lo ha giocato,
ma di chi il calcio lo ha vissuto, respirato e tifato; racconti sul significato
più ampio di questo sport, che spesso dimentichiamo essere un gioco.
Allo stesso tempo,
raccontandoci di azioni, portieri, giocatori che non hanno avuto un futuro e
illusioni, parafrasano un po' la vita di tutti. Ciò che poteva essere e non è
stato, ciò che non ci saremmo mai sognati di vedere ed è arrivato... Cominciamo da Undici racconti sul calcio (1963). Conosco Camilo Cela grazie ai miei
studi di laurea in Lingue. Di Cela ho letto La Colmena (che mi era piaciuto
molto e presto rileggerò per recensirlo) e, vedendo quest'opera tra le sue, mi
aveva incuriosito non poco questo suo accostarsi al mondo del calcio. Un giorno
ho scovato su IBS Cuentos
de Fútbol 2 e, senza un perchè, mi sono messa in testa
che fosse il naturale proseguo scaturito da quegli undici racconti di Cela,
frutto di altri scrittori spagnoli contemporanei hanno reinterpretato. Ma
chiaramente mi sbagliavo. Esiste un precursore di questo libro, ma si intitola Cuentos de Fútbol. Purtroppo questo libricino è fuori
catalogo e forse lo potete reperire in qualche biblioteca... in compenso
trovate a 4,20 (su Ibs) Cuentos de Fútbol 2. I cuentos sono raccontati da
Giardinelli, Llamazares, Marías e Villoro. Proprio così, nemmeno la letteratura contemporanea ha potuto resistere alla necessità di parlare e sparlare anche di questo sport amato ed odiato in egual misura, ma rappresentativo della nostra società. Sarò del tutto onesta con voi
(e come non potrei). Di questi libri, finora, non posso dirvi granché, li ho sfogliati tutti ma ne ho letto e recensito solo
uno: Avenida del Sol. A piedi scalzi in Sudamerica.
Un libro davvero stupendo e molto toccante. Un libro che ho scoperto quasi per caso.
Gli altri invece, posso garantirvi, sono stati accuratamente scelti. Soltanto tenete conto che io ho un ordine particolare di lettura, molto #bookmood per così dire.
Sono lì sulla libreria, devono solo chiamarmi nel momento giusto. Così come l'ultimo della lista, quello di Nick Hornby, arraffato in fretta e furia un giorno di avanscoperta alla #Giunti. Ho letto la quarta di copertina e sono rimasta stregata. Hornby me lo ero immaginato tutto, fuorché un tifoso di calcio (dell'Arsenal, per la precisione)... come potevo perdermi questo romanzo autobiografico? Questa celebrazione assoluta e appassionata di un amore, l'Arsenal appunto, descritta nientepopodimeno che dall'autore di Alta Fedeltà!? E molto probabilmente, visto che è quello più recente, sarà l'ultimo che aprirò. Ma non è detto.
Ad ogni modo, volevo condividere con voi questi strani gradi di separazione di uno stesso argomento e su uno stesso tema: il calcio. Magari qualcuno di voi li ha già letti tutti e magari alcuni di voi hanno anche avuto la fortuna di leggere il primo Cuentos de Fútbol... In caso contrario spero di avervi incuriosito. Per adesso trovate linkata solo la recensione al libro di Pastorin, ma prometto che prima o poi, vi posterò qui sotto anche le altre tre :)
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