Chi Siamo

Stripes & Pois nasce dalla volontà di unire due realtà molto diverse, che rispecchiano due amiche molto diverse.
Diverse nel carattere e nell'attitudine così come negli interessi. Unendo le passioni di una a quelle dell'altra, proveremo a parlarvi di tutto, raccontandovi anche qualcosa di noi.
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martedì 9 giugno 2015

La meccanica del cuore - di Mathias Malzieu #Stripes


Il libro mi è stato prestato dalla mia migliore amica e sono stata più volte sul punto di abbandonarlo ma, più per curiosità che per altro, l'ho terminato (per di più in alcuni punti è un po' inquietante).
Il protagonista, Jack, nasce "nella notte più fredda del mondo" ed ha un difetto: il suo cuore è ghiacciato. Madeleine, la dottoressa-strega, gli impianta un orologio a cucù per aiutarlo a rimanere in vita e gli ripete ossessivamente che "l'amore farà male al suo debole cuore".
Ma Jack, suo malgrado, si innamora e da questo momento in poi non può più ignorare tutto quello che gli è sempre stato proibito.
Il libro parla d'amore: l'amore di Jack e Joe per Miss Acacia, l'amore di Madeleine per Jack; ma non è un amore sano quello che ci viene raccontato. Jack e Joe sono ossessionati da Miss Acacia tanto che passano gran parte della loro esistenza cercandola e litigandosela; Madeleine vorrebbe che Jack non crescesse mai e, tenendogli nascosta la verità sul suo cuore, vorrebbe che il ragazzo rimanesse sempre con lei, lei che ha fatto nascere tanti bambini ma non ne ha mai potuto avere uno suo.
Il romanzo, o favola o in qualsiasi altro modo la si voglia intendere, parla anche di crescita.
Jack vive una vita di sogni e di immaginazione, cosa che lo rende debole e gli fa vedere anche quello che non c'è. La sua gelosia nei confronti della bella andalusa lo porterà a strapparsi il cuore dal petto come prova del suo grande amore.
Ma, quando tutti lo credono morto ed ha la possibilità di dire la verità, lui preferisce ancora una volta mettere alla prova l'amore della ragazza.

Il prezzo che dovrà pagare sarà molto alto, perché il tempo dei sogni è finito.

giovedì 15 gennaio 2015

Acquistini con i saldi 2015

Eccomi dopo una luuuunga assenza!! Buon 2015 a tutti!!!!
Qualche mese fa, per l'esattezza il 15 luglio 2014, scrivevo un post di lamentela verso i saldi, periodo durante il quale non riesco, solitamente, a comprare nulla perchè non c'è niente che mi piace e tutta la merce esposta sembra più brutta.
Ecco... Ieri pomeriggio, complice mia sorella, sono andata a fare un giro per negozi, certa che non avrei trovato nulla di quello che cercavo.
Alla fine del pomeriggio sono tornata a casa con quanto segue:


Tracolla Carpisa
costo 29,90 €
pagata 14,95 €


Top Intimissimi
costo 19,90 €
pagato 9,95 €
Stivali Primadonna
costo 79,99 €
pagati 29,99 €

Ci sarebbe anche una maglia a fiori di Terranova che ho messo a lavare e mi sono dimenticata di fotografare. Ho provato a cercare una foto in internet ma niente... pazienza. Ad ogni modo, l'ho pagata 3,99 €!
Incredibile a dirsi ma sono riuscita a fare qualche acquisto con i saldi! Sono molto fiera di me! ehehe
Ho notato anche che, da Intimissimi , c'erano delle maglie molto carine che cercavo disperatamente ma che non ho mai visto esposte. Bho, non capirò mai la logica dei saldi!
Detto ciò, sono molto contenta dei miei acquistini!

lunedì 22 settembre 2014

Settembre #Stripes

Io proporrei di spostare la notte di Capodanno al 31 di agosto. Sì, perché se ci pensiamo bene é settembre il mese in cui tutto inizia.
Le vacanze di agosto sembrano uno spartiacque tra la vecchia vita e quel periodo carico di possibilità da cogliere. In vacanza sembra di vivere una vita surreale: siamo lontani da tutto e da tutti ma, soprattutto, dai problemi della vita quotidiana (quelli piccoli piccoli ovviamente). Poi rientriamo e come per magia ci risvegliamo. Cerchiamo di portarci dietro tutto quello che ci ha fatto stare bene. Così inizia la lunga lista dei buoni propositi: andrò in palestra, mi metterò a dieta, mi iscriverò ad un corso di lingue/cucina/salsa&bachata, mi prenderò più cura di me stessa, passerò più tempo con i miei amici e chi più ne ha più ne metta.
E così fioriscono tutta una serie di attività pronte a soddisfare le nostre esigenze.
Ma settembre non è solo il mese dei buoni propositi; a settembre riprendono le nuove stagioni di tutte le varie serie TV in circolazione. E vai di programmazione delle serate da passare stesi sul divano, complici anche le giornate che si accorciano e la temperatura che si abbassa.
E la Settimana della Moda non la vogliamo citare? Già nei negozi ad agosto troviamo la collezione A/I ma il culmine viene raggiunto in quella settimana nella quale le persone pensano di poter indossare capi invernali improbabili per sentirsi cool.
Ecco secondo me è il 1 settembre il vero primo giorno dell'anno con tutte le aspettative che questo mese si porta dietro. É a settembre che tutto ha inizio: la scuola/università, quello che vogliamo cambiare del nostro lavoro o la ricerca di un lavoro nuovo, la TV, la moda, il calcio. Eppure noi continuiamo ad "esprimere desideri" il 1 di gennaio pensando che sia il nuovo anno a portarci quello che aspettiamo.
Sarà che settembre per me è stato (ed é) un po' il mese dei cambiamenti significativi e non ma di grande importanza per me stessa, ma voglio festeggiarlo!

Spero che anche a voi settembre abbia portato almeno una piccola parte di quello che desiderate e per il quale avete lavorato tanto

lunedì 4 agosto 2014

Signore e Signori si nasce... #Stripes

... E molti non lo nacquero ... Ahahahahahah
Al giorno d’oggi, soprattutto da parte delle donne, non si fa altro che parlare di parità dei sessi. Certo è vero, noi donne veniamo discriminate! È inutile nascondersi dietro un dito: lo siamo nella politica, nel lavoro e probabilmente anche nella vita di tutti i giorni.
Non lo scrivo perché sono una femminista convinta, anzi, ma perché è quello che vedo guardandomi intorno. Avendo un’età in cui si presuppone che io abbia già una famiglia, o quantomeno ci stia pensando, è capitato che nei colloqui di lavoro mi venisse fatta la fatidica domanda “Lei sta pensando di avere figli?”. Una volta penso di aver risposto “Mah, sa com'è, mi manca la materia prima quindi è un po’ difficile che ne abbia nell'immediato”. Ora, ma se anche fosse, questo fa di me una cattiva lavoratrice? O una persona poco affidabile perché “Oddio se il bambino si ammala questa mi chiede permessi su permessi?”.
Ad ogni modo, lo scopo del post non era una dissertazione sul maschilismo incombente dell’Italia nel 2014 ma, piuttosto, del femminismo (chiamato anche pari opportunità) visto dalle donne dell’Italia 2014.
Da qualche anno a questa parte mi sono resa conto che la massima espressione della parità uomo-donna è rappresentata dallo spogliarello (più o meno integrale) dell’8 di marzo (non voglio stare qui a spiegarvi neanche il significato di questa data) / addio al nubilato / compleanno / qualsiasi occasione in cui un uomo debba spogliarsi.
Io, a trent'anni, lo trovo sinceramente un po’ triste. Per carità, mi è capitato di vedere degli spogliarelli e non dico che non siano piacevoli (se non sono esagerati), ma quello che trovo triste sono le reazioni delle “signore” davanti ad un bel giovanotto mezzo nudo. Degli uomini diciamo spesso “Cavolo sembra che non abbia mai visto una donna”, ma anche quest’ultima non scherza!!
Alcune cose, poi, mi lasciano senza parole e mi fanno spesso pensare che, forse, io della vita non ho capito niente! Ahahahahahah
Una delle mie passioni è il latinoamericano. Mi piace andare a ballare e lo faccio per divertirmi, non con secondi fini ne per “strusciarmi” con l’animatore di turno. Gli uomini che non frequentano, generalmente, non vedono mai di buon occhio quest’ambiente, non tanto per poca fiducia nelle loro compagne, quanto per poca fiducia nei loro simili.
Beh, io credo che la tendenza sia invertita! Adesso sono le donne dalle quali l’animatore si deve ben guardare. Molto spesso anche la donna dell’animatore!!
Per chi non fosse dell’ambiente, spiego brevemente come funziona in linea di massima: generalmente ogni locale che propone latinoamericano ha delle liste che possono essere di PR che vogliono arrotondare oppure di scuole vere e proprie che fanno animazione o in uno o più locali.
Nel secondo caso, ovviamente, le persone che frequentano il locale si aspettano di essere intrattenute dalla persona che lavora per la loro scuola che, di solito, è di bella presenza (credetemi! Non tutti) ed anche tendenzialmente giovane (anche qui… non tutti!).
Al giorno d’oggi, non è più l’animatrice che deve “avere paura” ad uscire dal locale da sola (l’espressione tra virgolette è utilizzata in modo ironico) perché le scene che si presentano ai nostri occhi sono queste: l’animatore giovincello inizia la serata invitando una persona a caso e, finito di ballare con la suddetta, ha già pronta la fila di donne che fanno a gara per accaparrarselo per prime!! Ballando poi avvinghiate al poverello come se non ci fosse un domani… Di contro, è l’animatrice che va ad invitare gli uomini presenti in sala, che generalmente, stazionano nell'area bar. No, non so se ti sei accorto che non siamo in una discoteca e, si presuppone, che tu sia venuto qui ballare!
Ok, voi direte, abbiamo capito che l’animatore dovrebbe girare con una bodyguard, ma la donna dell’animatore che c’entra? Lei, la poverina, non viene in nessun modo calcolata. Anche se è presente e conosciuta. Non c’è più rispetto per il ruolo e, soprattutto, per i sentimenti altrui. Questo, forse, è anche un po’ dovuto alla promiscuità dell’ambiente (si lo devo riconoscere) in cui tutti (o quasi) vanno con tutti (o quasi). Lo so non vi sto presentando un bel quadro ma, purtroppo, io personalmente la vedo così.

Detto questo, care donne, la parità dei sessi, a mio avviso, non è andare a vedere lo spogliarello o sbavare sul malcapitato di turno, ma affermare ciò che siamo: essere umani con un cervello funzionante che merita di essere trattato al pari del suo equivalente maschile. Perché se no non possiamo lamentarci di non trovare “un ragazzo/uomo serio” se il “non impegnativo” che loro cercano lo trovano facilmente. E ricordiamoci che chi è causa del suo mal, pianga se stesso (in questo caso mi riferisco alla categoria e non al singolo).

sabato 2 agosto 2014

Mi sono regalata #Stripes


La Biblioteca dell'anatomista
di Jørgen Brekke
Tea 10.00 euro

La strana morte del signor Merello
di Nadia Morbelli
Giunti 10.00 euro
                   



Oramai la Giunti è diventata la mia seconda casa. Non ce la posso fare, è più forte di me: devo entrare e comprare un libro. Chissà di chi sarà mai la colpa? :) Oggi, però, i miei acquisti non si sono fermati ai libri...

Perchè?

De La biblioteca dell'anatomista mi ha attirato subito la copertina. E' un giallo raccontato tra presente e passato e, ultimamente, questo genere di libri mi piace molto. Inoltre non ho mai letto un autore scandinavo e i Paesi nordici mi affascino molto. Possiedono un alone di mistero. E poi come resistere a:
Un manoscritto proibito
Un assassino senza volto
Una scia di sangue lunga cinque secoli


La strana morte del signor Merello è il terzo libro di Nadia Morbelli. Il primo, Hanno ammazzato la Marinin, non mi era piaciuto ma forse perchè, quando l'ho letto, non ero nello stato d'animo giusto. Ipotesi confermata dal secondo libro, Amin che è volato giù di sotto, che ho praticamente divorato. Quindi non potevo farmi scappare il terzo! E poi Nadia è davvero simpatica!!                                                                

Pochette Y not? 16.90 euro

Il motivo della pochette lo dice la marca stessa Y not? Era un marca che sinceramente non conoscevo (anche se, a quanto pare, è in circolazione già da qualche anno!! Devo assolutamente aggiornarmi!!). Oggi sono andata in un negozio per comprare la famosa valigia, che non ho trovato, e queste borse hanno attirato la mia attenzione... Me ne sono follemente innamorata! Ho scelto Londra perché mi piaceva l'accostamento dei colori che trovo molto elegante.. ma anche perché quella di Roma era terminata...


venerdì 1 agosto 2014

Il panico della valigia #Stripes

#Agosto è arrivato e questo, quantomeno per me, significa che le vacanze sono ufficialmente iniziate.
Sì perché, anche se in realtà le ferie vere e proprie inizieranno tra 1/2 settimane, con la testa siamo già tutti, o quasi, sdraiati sui lettini in riva al mare.
Le strade cominciano a svuotarsi, il traffico diminuisce e, di conseguenza, non arriviamo in ufficio già stressati e nervosi prima ancora di iniziare la giornata lavorativa. Questa mattina, mentre mi preparavo per andare al lavoro, mi è caduto l'occhio sulla prenotazione del volo e ho cominciato a pensare con entusiasmo che, finalmente, giovedì prossimo partirò! Prenderò l'aereo e mi lascerò alle spalle Milano! Dietro questo pensiero ne è sorto subito un altro,decisamente meno felice... Devo preparare la valigia! Ora, a me prende proprio il panico e questo, probabilmente, succede perché non sono una persona organizzata. Cerco di fare del mio meglio, ma sentite, ognuno ha i propri limiti!
Bene, dicevo, il pensiero della valigia mi sorprende come due schiaffi bene assestati e, immancabilmente, subito dopo, parte per associazione mentale la lista delle cose da portare, ricordandomi che la valigia non deve superare i 20 kg! Altro motivo che di sicuro non mi aiuta a superare lo stato d'ansia. Come se poi mi servissero davvero 20 kg di cianfrusaglie varie!!
Negli anni ho imparato, o almeno continuo a ripetermi, che devo portare solo il necessario, perché è inutile portare vestiti e gonne che tanto so già che non metterò! Rimane il fatto che per noi donne il momento di preparare la valigia è una parte cruciale del viaggio. Non siamo capaci di rinunciare a niente e le cose si complicano. Detto questo, ho subito pensato al fatto che devo portarmi avanti con i preparativi... pensiero velocemente abbandonato perché tanto so che mi ritroverò mercoledì tornata dal lavoro a correre come una pazza per cercare di capire se ho preparato tutto. Sapete com'è, odio avere in giro cose per camera che tanto poi "potrebbero sempre servirmi in questi giorni". Cercate di capirmi: io la lista mentale me la faccio... è riportarla su carta che mi viene difficile.
Comincio pensando alle cose indispensabili, come prodotti per il bagno, intimo (eheh), trucchi, pettine, piastra e via dicendo; poi passo ai vestiti... ed ecco il tasto dolente. Penso che avrò bisogno almeno di una maglia diversa per ogni sera, pantaloni, scarpe... uh scarpe, la parolina magica ...
mentalmente passo al vaglio il mio armadio, mi sento una shopping assistant (in stile Enzo & Carla) che partorisce abbinamenti, outifit, mise e, di conseguenza, decido cosa portare. Uguale per le scarpe. Manco fossi una stilista che prepara il carrello per la settimana della moda. Come se tutto questo non rappresentasse già un trip mentale non indifferente, arrivano i vari:
- mmm potrei portare anche quella maglietta,
- mi servirebbe almeno un altro paio di pantaloni,
- dovrei comprare un altro costume ed anche i pantaloncini per la spiaggia,
- quelle scarpe però non sono tanto comode forse è meglio che dia un'occhiata in giro per vedere se trovo qualcosa di carino...
Alla fine la mia valigia, con tutto quello che ci avrò messo (varie ed eventuali comprese), non peserà 20 kg ma poco ci mancherà. Insomma bisogna pur sempre essere prepararti.... e poi qualcuno non diceva melius abundare quam deficere?? Io metto in pratica!
Il risultato? Userò la meta delle cose!
Ad ogni modo, quest'anno vorrei provare (almeno) ad organizzarmi per tempo. Chissà se ce la farò...

Ah! Dimenticavo: la valigia non l'ho ancora comprata!! :)


martedì 29 luglio 2014

Mi sono regalata #Corina #Bomann #Stripes

L'isola delle farfalle
di Corina Bomann
Giunti 
5.90 euro

Oggi sono entrata alla Giunti e mi sono regalata un libro. Non uno qualsiasi. Sono proprio andata per lui...

Perchè?

L'avevo visto circa una settimana fa, avevo letto la quarta di copertina, sembrava interessante, ma l'ultima frase non mi aveva convinto. L'avevo messo giù dicendo alla #Ele "Ma anche no". Nonostante questo ho continuato a pensare a questo libro, senza un apparente motivo. Così, oggi, aspettando la mia amica al centro commerciale per il solito caffè di fine pausa pranzo, sono passata davanti alla Giunti e il libro di Corina mi stava guardando dalla vetrina. Ho provato ad ignorarlo, ma alla fine ha vinto lui. Finito il caffè siamo entrate in libreria e il libro non c'era. Panico. Non era dove lo avevo visto l'ultima volta. C'erano tutti gli economici Giunti tranne lui, non poteva essere finito!!!! Ho chiesto alla commessa e ho avuto conferma che quella in vetrina era l'ultima, sola soletta, impolverata copia che neanche a dirlo stava aspettando me. Adesso mi guarda dalla mensola e aspetta solo di essere letto...


lunedì 28 luglio 2014

Vacanze e animali #Stripes

Ares & I
#Agosto si avvicina e, con lui, anche i weekend di partenze per le vacanze a bollino giallo, rosso e nero... nonostante la crisi.
Dopo un anno di lavoro, non vediamo l'ora di stenderci al sole dalla mattina alla sera senza fare nulla se non la strada che divide il nostro lettino dal bar dello stabilimento balneare o dal mare. Ci prepariamo mesi prima prenotando aerei e treni, facendo qualche lampada abbronzante e prendendo vitamine per stimolare l'abbronzatura, comprando l'ultimo costume di Calzedonia e così via, ma ai nostri amici #animali ci pensiamo?
Purtroppo agosto è, a mio parere, il mese del divertimento ma anche dell'abbandono. Nonostante le molteplici campagne pubblicitarie, che coinvolgono sempre di più personaggi dello "showbiz" (forse perchè l'italiano medio pensa "Se non lo fa il tal modello/calciatore/attore, allora non lo devo fare neanche io"...) la piaga dell'abbandono si ripresenta puntuale ogni anno.
A tal proposito, su Facebook, ultimamente (ma forse anche da qualche anno) gira un video molto divertente: due fidanzati stanno pranzando e programmando le vacanze dal parente, di Lei, di turno, con chiari segnali di insofferenza da parte di Lui. Devono, però, decidere cosa fare con Fido (nome ovviamente inventato da me): per Lui, il cane deve andare in vacanza con loro, per Lei dovrebbero, invece, lasciarlo lì fuori dal portone. Il video termina con Fido che mangia al tavolo seduto al posto di Lei e Lui che dice "Non abbandonare il tuo cane... Abbandona una rompi c....". Bhe, insomma, secondo me rende bene l'idea.
Leggendo questo post, penserete "Sì, bella lei che arriva il 28 di luglio a chiedermi se ho pensato al mio gatto/cane!" però, rivolgendomi a chi di voi non avesse ancora deciso dove andare quest'anno, vorrei dare qualche suggerimento: ormai sono sempre più numerosi gli alberghi e le spiagge che ospitano i nostri amici (alcune spiagge sono pensate esclusivamente per loro!) e di recente ho letto un articolo molto interessante nel quale due veterinarie davano consigli su come far viaggiare al meglio e in sicurezza cani e gatti. Se avete voglia di leggerlo, anche solo per prendere qualche spunto, lo trovate qui....
Vi lascio anche il link al sito vacanze animali grazie al quale potrete trovare tutte le informazioni che cercate su spiagge, alberghi, ristoranti e tanto altro.
Romeo e Mirtillo
Se, invece, preferite lasciare il vostro amico a quattro zampe a casa potete chiedere ad un amico o parente di fare le vostre veci.
Un'altra soluzione sono le Pensioni per animali: ormai ce ne sono tante che li trattano benissimo grazie, magari, anche all'aiuto di volontari o ragazzi che vogliono guadagnarsi qualche soldo con un lavoretto estivo. Su internet ci sono molte informazioni ma, in questo caso, credo che sia meglio il passaparola: un'esperienza diretta mi farebbe stare più tranquilla (ma, ovviamente, parlo per me).
Quando decidiamo di adottare un cane o un gatto, o qualsiasi altro animale, noi ne siamo responsabili. Noi li scegliamo e loro (che in realtà una scelta non ce l'hanno) ci amano da subito! Dal quel momento noi siamo obbligati ad amarli come loro ameranno noi!!! 

Loro non ci abbandonerebbero mai, non facciamolo nemmeno noi!! 
   

sabato 26 luglio 2014

Valigia alla mano ... andate a Barcellona!! #Stripes

Avete qualche giorno di ferie? O peggio ancora non ne avete o non le potete fare?? Un week end può bastare per cambiare aria e se non sapete dove andare, ve lo dico io!!! Andate a #Barcellona!
Ci sono stata nell'agosto 2011 con la mia amica S. e devo dire che mi sono innamorata di questa città! 
In Spagna, Paese che amo, ero stata solo una volta, nel 2008, a Madrid. Anche qui, amore a prima vista!
Giuro, tra le due città non saprei quale scegliere... ma, nonostante la nostalgia che provo ogni volta che penso a Madrid, credo vincerebbe Barcellona...  solo perché c'è il mare!! Quindi, tra parentesi, vi ho dato un motivo in più per andarci!!! :)
Barcellona è un città giovane, molto all'avanguardia, aperta ed accogliente. Pensate che proprio la settimana prima della nostra partenza c'era stato il Circuit Festival, un evento rivolto al mondo omosessuale che ogni anno riunisce migliaia e migliaia di persone, mentre la settimana dopo si sarebbe tenuta una sorta di "Settimana Santa" in occasione della visita del Papa a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù. 
Come dire: in due settimane Barcellona ha visto "il sacro ed il profano". 
Consiglio: quando atterrate recatevi subito all'Ufficio Turistico per comprare i biglietti del bus e la Barcelona Card, che permette di viaggiare su tutti i mezzi di trasporto (fino alla mezzanotte) per un massimo di 5 giorni ed usufruire di alcuni sconti (per maggiori info vi lascio il link al sito). Fatto questo, partite all'arrembaggio!
Tanto per chiarire, io non ho il GPS integrato e sono capace di perdermi anche nel paesello accanto al mio, eppure, una città grande come Barcellona, avendo a disposizione una cartina, l'ho girata in lungo e in largo... quindi, anche voi, andrete ovunque. Considerate che le persone sono molto cortesi e disponibili con i turisti, perciò, se proprio non riuscite a raccapezzarvi, potete sempre fare affidamento sui Catalani!!! In generale, sia che abbiate molto o poco tempo a disposizione, non sarebbe una cattiva idea crearsi, cartina alla mano, dei piccoli percorsi che vi permettano di visitare più cose rimanendo in una zona circoscritta e magari tenetevi l'ultimo giorno per una bella nuotata in relax. Non vi sarete già dimenticati del mare????

Non potete perdervi

Casa Batilló
#Casa Batilló
Costruito da Antonio Gaudì tra il 1904 e il 1906, questo edificio è un punto di riferimento dell'arte modernista, grazie all'aspetto in anticipo sui tempi, all'uso creativo dei materiali e per i suoi valori allegorici . Potrete visitare il Piano Nobile (dimora della famiglia), il Patio, la Mansarda e la Terrazza del Drago. Casa Batilló è stata dichiarata Patrimonio Nazionale dell'Unesco nel 2005.

#Passeig de Gràcia - La Pedrera
La Pedrera
Costruita da Gaudì tra il 1906 ed il 1910. Noterete che la facciata ha una conformazione ondulata. La visita comprende l'esposizione gaudiana nella soffitta, il tetto e la riproduzione di un appartamento dell'epoca.

#La Sagrada Familia
Capolavoro di architettura neo gotica e modernista, i lavori di costruzione iniziano nel 1882 e l'architetto che li curava era Francisco De Paula Del Villar. Dopo solo un anno, però, venne chiamato Antoni Gaudì che dedicò gran parte della sua vita alla costruzione della Chiesa. Quando morì, nel 1926, solo una delle facciate, quella della Natività, una torre, l'abside e la cripta erano terminati. i lavori continuano tutt'oggi e pare termineranno nel 2026! Io sono rimasta a bocca aperta quando l'ho vista. Davvero non avevo parole! Io e la mia volevamo visitarla ma la fila per i biglietti e per entrare girava tutt'intorno alla Chiesa quindi è stato praticamente impossibile. Purtroppo non ho fotografie, se non qualche dettaglio, perchè fotografarla tutta è impensabile. Cioè, c'erano delle persone sdraiate per terra con delle fotocamere super professionali che ci provavano, ma io che sono un pò impedita... ho lasciato perdere.

#Parc Güell
Costruito sempre da Gaudì, si trova nella parte più alta della città (infatti per arrivarci ci sono tante scale e scale mobili da fare!!). Gli fu commissionato da un industriale, Eusebi Güell, ed fu pensato per essere una città-giardino. Realizzato tra il 1900 ed il 1914, venne acquistato dalla città nel 1922 reso un giardino pubblico. Il  parco ha molte particolarità, tra le quali la fontana a forma di geko, la sala ipostila (realizzata come un tempio classico greco), e la piazza centrale o, come l'ho sempre chiamata io, la terrazza, delimitata da una panchina dalla linea sinuosa. Da qui si gode di una vista spettacolare su tutta Barcellona fino ad arrivare al mare. Inoltre noterete anche la linea ergonomica della seduta particolarmente comoda. Insomma, un capolavoro! Non volevo più andarmene.

Vi ho messo giusto un paio di cosette per stuzzicare la vostra curiosità! Ovviamente ci sono tantissime cose che potete visitare e sta solo a voi decidere quali e quante!
Fate il biglietto e partite!!!!

martedì 15 luglio 2014

Non ci sono più i saldi di una volta #Stripes

Imbruttita Style
Ma io sono la sola che non riesce a fare acquisti durante i saldi? Vi giuro io entro in un centro commerciale piena di buone intenzioni ma ne esco sempre a mani vuote!! Cioè, in realtà acquisto, ma chissà com'è ... quello che mi piace fa sempre parte della nuova collezione! Non so perché, ma mi sembra che durante i saldi sia tutto più brutto!! E che alcune cose non siano neanche quelle che avevano venduto fino al giorno prima.
Non capisco neanche perché ci sia tutto questo bisogno di sfoggiare anche la nuova collezione (alla quale, di solito, con i 35° di luglio non ci si può neanche avvicinare) che non fa altro che togliere spazio e fa sì che il resto dei vestiti venga accatastato scompostamente.
Ecco, una cosa che odio è proprio il disordine tipico dei saldi. Mi sembra di essere ad una bancarella al mercato (niente contro i mercati, anzi li frequento spesso) solo che generalmente i capi accatastati sono spesso, mi spiace dirlo, di bassa qualità e a prezzi più che accessibili, mentre i capi di negozio costano decisamente di più e questo mi urta non poco. Già i capi sottocosto vengono spesso stipati uno vicino all'altro, senza un ordine preciso, random insomma e come se questo non bastasse la maleducazione dei clienti fa il resto. Morale: nella baraonda bisogna cavarsi gli occhi solo per provare a vedere se si trova qualcosa di interessante.. Poi, a patto che lo si trovi, comincia la ricerca della taglia con rapida sbirciatina al costo che dovrebbe essere ribassato...
Vogliamo parlare della loro definizione di "saldi"? In media una maglietta carina passa da 25,90 € a 18,90 €… ora questo a me non sembra un vero saldo… ma magari mi sbaglio eh!
Si continua a parlare di crisi, di famiglie sempre più in difficoltà, i negozianti non fanno altro che lamentarsi che gli affari non vanno bene e, diciamocela tutta, i centri commerciali non sono più presi d’assalto come qualche anno fa' (neanche nella calde domeniche estive)  ma, nonostante ciò… non ci sono più i saldi di una volta! J Quando ero piccola, (oddio, veramente fino a qualche anno fa'), era molto più facile fare l’affare, trovare una buona offerta. Adesso quello che ci interessa comprare costa pochi euro in meno rispetto al prezzo originale. Sinceramente non ci trovo tutta questa convenienza.
Sarà anche che io sono un po’ difficile in fatto di vestiti e non faccio mai shopping con criterio, ma vedo persone vestite con cose carine che io non riesco mai a trovare!!
In generale tutto quello che mi piace non è mai scontato abbastanza… si è vero sono difficile, ma se devo spendere soldi, lo voglio fare per cose che mi piacciono e per cui ne valga la pena.
Ad ogni modo, ad oggi, sono riuscita a comprare in saldo solo un paio di ciabatte e 3 pigiami.. Per il resto un paio di pantaloni di una nuova collezione.

Ma non mi arrendo!!

domenica 13 luglio 2014

Kalispera Kos! #Stripes

Io ed un'amica, nell’estate 2012, decidiamo di andare a “fare un giro” a Kos. Partiamo da Milano Malpensa alle ore 5.30 e arriviamo a Kos dopo circa 3,5 ore di viaggio.
È davvero una meta per tutti: ragazzi che voglio passare una vacanza all’insegna del divertimento e famiglie che voglio rilassarsi.
Rispetto alla parte sud, la parte nord dell’isola, dove si trova Kos Town e dove eravamo alloggiate io e la mia amica, è molto ventilata. Ora questo aspetto è un po’ fastidioso dal punto di vista pratico: arrivi in spiaggia, posizioni l’asciugamano sul lettino, vai a fare un bagno e al tuo ritorno trovi il tuo asciugamano sul lettino del tuo vicino… Non è molto divertente. Ad ogni modo hai imparato che la prossima volta l’asciugamano lo “avvolgi” intorno al lettino.
Detto questo, bisogna ammettere che un po’ di venticello (si perché non è vi troverete ad avere a che fare con la Bora eh!) vi permette di godervi un po’ di più le giornate di sole che oscillano tra i 35 e 36 gradi (un consiglio: se come me soffrite di mal di testa, una volta usciti dall’acqua copritevi il capo con l’asciugamano per qualche minuto).
A Kos, come in qualsiasi altro luogo di vacanza, è possibile affittare auto, motorini e biciclette. Noi abbiamo deciso di noleggiare due biciclette per muoverci meglio in città. Il motorino e l’auto li abbiamo scartati perché le strade di Kos sono molto piccole e comunque l’unico motivo per il quale spostarsi sull’isola sono le spiagge della parte sud… ma anche noi del nord non ci potevamo lamentare.
Le tipiche spiagge di Kos Town sono  molto piccole e di conseguenza poco frequentate, adatte soprattutto per rilassarsi. Il mare è limpido, l’acqua non è proprio cristallina ma è pulita (quantomeno riuscivo a vedermi i piedi quindi…). I lettini e gli ombrelloni vengono affittati per pochi euro al giorno (se non ricordo male tra i 3 e i 5 euro a coppia) quindi direi che ne vale davvero la pena!
Il lungo mare è punteggiato di bar e ristoranti quindi la cosa certa è che non si muore di fame. Due parole su questi ristoranti: probabilmente c’è una grande presenza di turisti italiani sull’isola perché tutti propongono piatti di pasta che, purtroppo però, di italiano hanno ben poco. 
Piccolo aneddoto: come tutte le sere io e la mia amica ci prepariamo, prendiamo le nostre biciclette e ci dirigiamo verso il lungo mare per poi spostarci in centro. Lasciamo le bici e cominciamo a cercare un posto dove mangiare. Tutti i ristoranti propongono più o meno le stesse cose, quindi decidiamo di fermarci in uno a caso… attratte dalla prestanza fisica di uno dei camerieri… eheh… Il tizio in questione inizia ad illustrarci tutti i piatti in inglese (ovviamente) e noi, molto gentilmente, gli diciamo che li conosciamo perché siamo italiane… Il poveretto è sbiancato. Alla fine, la pasta non era un granché, ma sono stati tutti molto molto gentili.
Il centro della città è molto movimentato e ci sono un sacco di pub in cui fermarsi a bere qualcosa. Per invogliare i turisti a fermarsi in un posto piuttosto che in un altro, i gestori fanno delle “offerte tipo 2X1”.   

L’Isola è molto vicina alla Turchia e, se partite con un tour operator, una delle escursioni che vi proporranno sarà sicuramente Bodrum. Preparatevi perché farà caldissimo e non in realtà non c’è molto da vedere. Questa località è conosciuta per il “mercato”, un’insieme di negozi dove potete fare dei buoni affari (se, a differenza mia, siete bravi a contrattare).

Se vi può interessare, Kos Town vi offre numerosi spunti storici. Se non siete all'insegna di una vacanza tutta "spiaggia, sole e mare" potete visitare:

il Castello dei Cavalieri, costruito nel XIV secolo difese la città dall'invasione Ottomana


l'Antica Agorà (questa che vedete è l'entrata), all'interno della quale potrete trovare le rovine del Santuario di Afrodite, del Tempio di Eracle e di una basilica cristiana


Il Platano di Ippocrate, sotto le cui fronde si dice tenesse lezione ai suoi studenti. Non tutti sanno infatti che  Kos ha dato i natali al grande geografo, aforista, nonchè padre della medicina: Ippocrate di Kos (460 a.C. - 377 a.C.) 

Lo so che le immagini sono poche ma purtroppo non sono una brava fotografa. Ho cercato di mettere quelle più rilevanti.
Tutto questo, comunque, per consigliarvi questa splendida isola. Vi assicuro che non ve ne pentirete!!

sabato 12 luglio 2014

Estate e Solari #Stripes

Sì lo so siamo a luglio e i post sui solari abbondano. Credo, però, nell'importanza dell'uso dei solari nella stagione estiva, in primis, ma anche durante tutto l'arco dell'anno.
Ve lo dice una che i solari li ha sempre odiati nonostante il colorito pallido (che assume un tono grigio/verde in inverno) e che li ha sempre usati solo per proteggersi quel poco che basta.
Purtroppo, "quel poco che basta" non è sufficiente e, unito alla mia innata pigrizia, ha prodotto dei risultati disastrosi provati direttamente sulla mia pelle!
Come vi dicevo, ho la pelle chiara (parlando in termini tecnici non appartengo al fototipo 1 [biondo/rosso, occhi chiari, pelle diafana ed efelidi] ma sicuramente al fototipo 2 [capelli castano chiaro /biondo scuro, pelle chiara] e l'spf (il fattore di protezione) che dovrei usare è quello più alto, cioè 50.
Quando ero più giovane tendevo a non prestare molta attenzione a proteggermi anche se, dopo poche ore di esposizione al sole, la mia pelle diventava rossa... e quando dico rossa non scherzo!
Non sopportavo il contatto i vestiti, il pigiama e le lenzuola ma nonostante ciò non volevo saperne di spalmarmi creme e cremine come avrei dovuto.
Poi è arrivata la furbata: io e le mie amiche ci accordiamo per andare in piscina. Era una sorta di parco acquatico (con scivoli e divertimenti vari) quindi dovevamo essere là esattamente all'orario di apertura per evitare di fare code chilometriche e non riuscire a trovare posto.Ovviamente affittare sdraio ed ombrellone non era contemplato, quindi non rimaneva che il prato ovviamente senza alberi che facessero un minimo di ombra.
Dopo tutta la giornata passata tra tuffi in acqua e rosolamento al sole (in tutto ciò avrò messo la crema 2 volte), arrivo a casa con la pelle che bruciava... letteralmente!
Durante la settimana comincio a spellarmi ma, non contenta, decido che nel fine settimana devo andare ancora in piscina.
Potete immaginare come sia andata a finire: il lunedì mattina mi sveglio con le piaghe sulla pelle.
Dopo questa esperienza (ed il cazziatone del medico) ho deciso che, pigrizia o non pigrizia, la crema me la metto prima di uscire di casa, prima di entrare in acqua e dopo esserne uscita.
Uso due spf diversi: 50 per il viso e 30 per il corpo. Vi giuro che, nonostante siano alti, riesco ad abbronzarmi. Non sono una fan dell'abbronzatura intensa, ma mi piace quel colorito che mi fa apparire sana.
Tra i miei solari preferiti del momento ci sono:

Eucerin Sun Fluid spf 30: è un fluido opacizzante che io utilizzo giornalmente. E' molto leggero, si stende con facilità, si assorbe facilmente e non lascia nessuna patina bianca. Lo utilizzo come base per il trucco e si adatta perfettamente al mio tipo di pelle (mista).
Esiste anche in versione sfp 50.

Esselunga Sole Crema Solare Viso spf 50: anche questa crema è abbastanza leggera, ma generalmente la utilizzo solo per le esposizioni. Potrebbe essere una valida alternativa alla crema da giorno per chi ha una pelle normale o tendente al secco. Anche questo solare non lascia la patina bianca.

Bilboa Coconut Beauty spf 30: che dire? Bilboa è sempre una garanzia e vogliamo parlare del profumo di cocco di questa crema?

Equilibra Olio Spray Protettivo Capelli: mi piace molto quest'olio perchè non unge, ha un buon profumo e lascia i capelli morbidi.

Spero di essere stata esauriente! Ci tenevo a raccontarvi la mia esperienza per testimoniarvi che i solari sono importanti!!!! Senza darvi opinioni scientifiche (che potete trovare facilmente in Internet), va bene fare le lucertole ma... mettetevi la crema :)