Chi Siamo

Stripes & Pois nasce dalla volontà di unire due realtà molto diverse, che rispecchiano due amiche molto diverse.
Diverse nel carattere e nell'attitudine così come negli interessi. Unendo le passioni di una a quelle dell'altra, proveremo a parlarvi di tutto, raccontandovi anche qualcosa di noi.

sabato 12 luglio 2014

Ebook, no grazie! #Pois

Sarò controcorrente, in questa generazione di tecnofili e technology addicted, ma sinceramente preferisco così. A riguardo, cercherò di spendere poche parole e spenderle bene.
Premetto che non ho nulla contro il progresso tecnologico, né tanto meno contro il risparmio, tuttavia il libro elettronico ed io ci guardiamo in cagnesco e dubito che le cose miglioreranno col tempo. E a chi mi dice "abituati all'ebook, perché un giorno i libri non li stamperanno più!" rispondo "ecco, grazie, mi hai dato un motivo in più per continuare ad accumularne". Si, perché io non compro semplicemente libri, li accumulo, li accatasto, li metto in fila, ne faccio scorta, si sa mai che ne abbia bisogno...
Se mi spogliassi del sentimento e ragionassi solo con la logica, sarebbe tutto chiaro e senza dubbi: un ebook è sicuramente più economico di un libro (non necessariamente "molto più"), decisamente più pratico da portare con sé, infinitamente più piccolo e pertanto esente dal dare noia in giro per la camera o dentro una borsa. Per non parlare dell'accoppiata ebook/e-reader, meraviglia delle meraviglie, il non plus ultra della praticità. In un e-reader ci stanno decine, forse centinaia di ebook: libri pronti da leggere sempre con te, in venti centimetri scarsi per dieci, in 100 grammi (e forse son tanti). Trova spazio magicamente nella borsetta, perfino nelle tracolle minimal da uomo, tra un po', probabilmente entreranno anche nelle tasche dei jeans (ma effettivamente, per quello, basta salvare gli ebook sullo smartphone). Ed eccoli lì i tuoi libri preferiti: si salvano su una chiavetta, si trasferiscono da un pc a un tablet, così, in un batter di ciglia. Non si rovinano mai, non si spiegazzano, non si sgualciscono, non si rompono... non si perdono...
... ok
... ma vogliamo mettere la sensazione della carta sotto le dita, il profumo delle pagine nuove, le copertine colorate che svettano sulle mensole e sulle librerie disegnando profili strani ed irregolari, le pagine consumate, con gli angolini piegati a segnalare un passaggio che ci ha colpito, i segnalibri di tutte le forme e colori, il passaggio di mano in mano dei libri che prestiamo, le dediche sulle prime pagine e per i più fortunati l'autografo dello scrittore, le righe che si formano sul dorso a segnalare che quel libro è stato aperto, piegato, letto.... 
anche se oramai non ho più spazio in camera (e mi è fatto assoluto divieto di colonizzare la casa) non potrei mai rinunciare a loro, nella loro fisicità. Che mi hanno fatto e ancora mi fanno compagnia, che danno colore e riempiono il mio comodino, che spesso mi sono trovata accanto sul cuscino dopo essermi addormentata leggendo, che ho prestato, regalato, che ho ricevuto in dono. Finché ci saranno librerie, io ne comprerò. E quando (e se) non ce ne saranno più, i miei 1000 e passa libri saranno a disposizione di chiunque abbia voglia di leggere sfogliando le pagine.

Nessun commento:

Posta un commento